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CAPITOLO 3 = ORIGLIANDO ALLE PORTE
Si divincolò con forza dalla presa, e trovò uno spiraglio dalle forti braccia del ragazzo...troppo accoglienti. Riuscì a entrare nello scompartimento dei prefetti, dove i ragazzi del quinto anno aspettavano le istruzioni. C'erano due prefetti per Casa, una ragazza e un ragazzo. Cercando di controllarsi e di riprendersi, Lily si avvicinò ai Prefetti: -Bene, buon giorno a tutti...scusate il ritardo ma abbiamo avuto...qualche contrattempo- disse a denti stretti per poi continuare
-Allora, siamo stati informati di dovervi incaricare della sorveglianza dei corridoi, quindi pattugliate regolarmente, controllando negli scompartimenti che gli studenti non infrangano nessuna regola della scuola, altrimenti ci saranno delle punizione anche se non siamo arrivati al castello e l'anno scolastico non è ancora cominciato...
-Troppo vero- la interruppe James entrando dietro di lei nello scompartimento.
-Una volta io e Sirius avevamo pensato di uscire dal finestrino con il treno in corsa per nascondere sul tetto un libro di Remus...non l'avessi mai fatto, quel traditore è andato a dirlo alla Mcgranitt...mai sentita urlare così. Tre Prefetto ragazze, spalancarono gli occhi all'arrivo del malandrino e incominciarono a lanciare occhiate di fuoco al suo indirizzo. La prefetto di Serpeverde, però, rimase indifferente all'arrivo di Potter e continuò a tenere la concentrazione sulla Caposcuola. Lily fece finta di niente e si rivolse a James:
-Qualcosa di più intelligente da dire?- domandò con falsa gentilezza, cercando di controllare la foce e di frenare la voglia di strangolarlo...non sapeva neanche perché fosse così arrabbiata.
-A dire il vero, sì, rossa...-disse James sorridendo all'espressione imbufalita della ragazza per l'uso del soprannome, ma prima che potesse ribattere James incominciò a parlare ai Prefetti:
-Qui abbiamo le parole d'ordine per far entrare gli studenti di Grifondoro e Serpeverde nelle Sale Comuni- disse distribuendo dei foglietti di carta a due Prefetti.
-quando arriveremo ad Hogwarts, dopo aver terminato il banchetto, sarà vostro dovere condurre gli studenti del primo anno nei loro dormitori e controllare che tutti gli studenti si siano coricati, prima che andiate a dormire...non vogliamo incidenti il primo giorno di scuola- disse con tono autoritario-e per sta notte dovrete controllarli. Ma quando inizierà l'anno scolastico potrete lasciarli svegli a studiare quanto gli pare, ma non credete che i vostri compiti saranno di meno-. Lily si sorprese dal fatto che James parlasse così...era sempre stato uno scapestrato, che se ne fregava delle regole e ora che si prendeva delle responsabilità, che rimproverava e raccomandava i ragazzi nel rispetto delle regole... era davvero strano sentirlo dire da lui e vederlo in quelle vesti. Sembrava più maturo. Suo malgrado Lily sorrise nel vederlo così attento e diligente, ma fece in fretta a sopprimere quelle emozioni di apprezzamento, pensando che la maschera da bravo Caposcuola sarebbe stata distrutta in un' altra delle sue bravate insieme a Black. Così si ricompose:
-Allora, tutto chiaro?- domandò Lily ai Prefetti- Molto bene, ora fate il vostro dovere....buona giornata-.
Così dicendo i Prefetti uscirono dallo scompartimento per poi dirigersi nei corridoi.
-Sembravi un generale- disse James.
-Senti chi parla- replicò Lily. Stettero a guardarsi per tre secondi e poi lui interruppe il silenzio con una delle sue provocazioni:
-Comunque non è vero che non scapperesti quando mi hai vicino- disse con uno stupendo ghigno strafottente sulle labbra-Prima l'hai fatto...perché? Ti rende nervosa avermi vicino?- Lily non batté ciglio:
-Scommetto che avevi allentato la presa su di me solo per potermi veder correre via. Così gli voltò le spalle e si diresse nel corridoio, quando James la richiamò:
-stai evitando di rispondermi, Evans...ti rendo nervosa?- Lily lo ignorò, e continuò ad avanzare nel corridoio. James continuò a fissarla poi decise che sarebbe tornato dai suoi adorati Malandrini, quindi si diresse nella direzione opposta presa dalla rossa, per tornare indietro. Dove stesse andando Lily, proprio non né aveva idea, ma non se ne preoccupò. Non si preoccupò proprio di niente mentre passava nei corridoi superando i vari scompartimenti, con ragazze di tutte le Case che lo guardavano battendo le ciglia. L'unica cosa di cui si preoccupò era del fatto che la Evans lo stava ossessionando. Lei non faceva niente per attirare la sua attenzione, né l'aveva mai fatto, ma nonostante tutto ogni volta che lei entrava in una stanza, lui né avvertiva subito la presenza. Era la sua dannazione, la sua maledizione...o forse...qual cos'altro. Qualcosa di più. Ma no, cosa andava a pensare! Scuoté la testa come un cane bagnato e cercò di non pensare alla grifondoro, ma purtroppo i suoi pensieri puntuali ritornarono da lei. Non riusciva a capire perché lo odiasse tanto. Diceva che era presuntuoso,arrogante, strafottente, irrispettoso, vanitoso, esibizionista,...e giù di lì, verso l'infinito. James pensava che lei sbagliasse di grosso a pensarla in questo modo. Non era vero che lui era così! Bhè, forse un filino vanitoso lo era, ma per il resto? Che prove aveva per affermare delle cose del genere? La osservava da una vita, le porgeva attenzioni da una vita, le faceva capire palesemente quanto le piaceva(da una vita)...ma allora perché non lo considerava? Bhè, forse perché non considera tanto una persona che salta da una ragazza all'altra per poi tornare da lei a fare il cascamorto, disse una vocina sincera dentro la sua testa....strano che assomigliasse alla voce di Remus... Bhè, effettivamente che differenza c'era tra Lily e tutte le altre ragazze di Hogwarts? Infondo poteva averle tutte e quando voleva...perché doveva interessarle lei?
-Che aria concentrata! Quasi non ti riconoscevo... James scoprì che quella voce non era la vocina che lo rimproverava dentro la sua testa, ma era proprio Remus in carne ed ossa.
-Non rompere Rem...-disse James tranquillamente con voce neutra, che veniva tradita dall'espressione cupa.
-Hey! Eccoti qua!- le braccia di Felpato si tuffarono alle spalle di Remus per trascinare dentro James.
-Allora, che ne dici di inventarne una delle nostre, prima di arrivare ad Hogwarts? Per inaugurare l'anno, il nostro ultimo anno!
-Non possiamo...anche se non siamo a castello verremmo puniti comunque...
-Come se fosse una novità!- affermò Felpato con trasporto.
- Credo che la vera novità sarebbe arrivare a Hogwarts senza rimproveri almeno l'ultimo anno!- intervenne Remus severo.
-Senti Rem, non so casa cach...
-Siriuuus!
-...Caspita tu abbia oggi, ma io e Ramoso dobb...
-Ha ragione Lunastorta- disse James con normalità e tranquillità.
Solo che la reazione dei suoi amici non fu né normale, né tranquilla.
Sia Remus che Sirius guardarono James come stesse ballando il tango da solo, completamente nudo. Peter, per la sorpresa,si vece scivolare accidentalmente sul piede una confezione maxi di Cioccorane, per finire a piagnucolare, ma senza togliere gli occhi di dosso a Ramoso.
-Ehm...scusa,che cosa avresti detto?- chiese Remus incerto, con tutta l'aria di uno che cerca di riportare la situazione su un piano logico.
-Che hai ragione- ripeté James con la stessa insopportabile voce neutra, mentre si sedeva sul sedile vicino la finestrino.
-Hey, Rem- sussurrò Sirius in modo che lo sentissero tutti e non solo Remus, con gli occhi ancora fissi sul suo migliore amico:
-Cosa credi gli sia successo nello scompartimento dei Prefetti...?- domandò cauto.
-Non né ho idea, ma preoccupa anche me...-rispose Remus nello stesso tono.
-Oh, piantatela!- affermò James.
-Sono diventato Caposcuola ormai, è ora che mi dia una calmata!-dopo quest'ultima affermazione, si pentì amaramente di quel che ebbe detto, solo per quello che Sirius e Remus gli fecero dopo.
Lily camminava decisa nel corridoio. Voleva assolutamente capire cosa avesse mai in testa... l'incontro con lui alla stazione le aveva dato da pensare e,anche se era parecchio tempo che non si parlavano, la sua freddezza nel superarla non le era passata inosservata. Se lo ricordava bene cosa si erano detti quella sera, al quinto anno, fuori dalla sua Sala Comune, quando lui non seppe negare l'accusa che lei gli aveva rivolto; cioè che lui stava progettando di diventare Suo servo... diventare Mangiamorte. E lei voleva sapere a che punto era arrivato Severus Piton, nel suo piano di unirsi a Lord Voldemort. Arrivata poco distante dallo scompartimento che occupavano i Serperverde, si rannicchiò vicino alla porta scorrevole e iniziò ad ascoltare...non le era venuta in mente un'idea migliore! Non avrebbe saputo,altrimenti, cosa pensava di fare Severus, anche se la prospettiva di essere scoperta dalle Serpi a origliare fuori dal loro scompartimento, non era allettante. Ma amali estremi, estremi rimedi. Nello scompartimento c'era lui, Piton, seduto vicino al finestrino, che leggeva un libro. Nel sedile opposto al suo era seduto un ragazzo tarchiato e robusto, che osservava la sua bacchetta con aria ottusa. -Avery è ancora in bagno?- chiese con voce grossa e aspra. -Si...o almeno è quello che ha detto, ma non sono più sicuro che sia andato solo in bagno- affermò pigramente Severus, voltano una pagina del libro che stava leggendo. -E dove credi che sia andato?- chiese di nuovo Mulciber, con una nota di curiosità. Piton non rispose, ignorandolo. Quel pomeriggio Mulciber era stato davvero insopportabile. Lui e la sua parlantina. Questi lo guardò truce, prima di dire: -Credi di poterti comportare così con...Lui?- Aveva sganciato una bomba e lo sapeva. -Non credo sia affar tuo ciò che dirò, farò e mi comporterò con il Signore Oscuro- Lily trattenne il fiato, sapendo che era arrivato il momento che aveva sempre temuto. Ma Severus sembrava troppo impegnato a leggere per dare vero peso alle parole che si stavano scambiando lui e il suo compagno di Casa. -Vorrei proprio vedere come farai a entrare nelle sue grazie...sei un Mezzosangue- La provocazione noncurante di Mulciber non trovò soddisfazione con Severus: -So cosa fare...gli dimostrerò quanto valgo-disse Piton, ma Lily capì che rispondeva a quelle domande solo per zittire Mulciber e perché,forse,non né era convinto tanto neanche lui. Lei lo conosceva troppo bene e, a meno che lui non fosse cambiato radicalmente, quei segni di irrequietezza che passavano inosservati a molti sapevano dirle ciò che lui realmente provava. Gli occhi di Piton si erano fermati al centro della pagina, senza più leggere niente e una ruga sottile gli si era formata in fronte. Mulciber si era guadagnato la sua attenzione. -Cosa vorresti dire? Guarda che il tuo curriculum di cazzate fatte contro i Mezzosangue e i Figli di Babbani è già lungo... -Lo stesso vale per te-lo interruppe Piton, glaciale. -E non saprei- continuò Mulciber, come se non ci fosse stata interruzione, anche se mosse minacciosamente la mascella -...quanto queste possano essere utili con Lui... -E tu cosa sapresti fare per Lui?- gli domandò a tradimento Piton, con rabbia e deliberata cattiveria. Mulciber non rispose ma stette in silenzio sul suo sedile guardandolo in cagnesco e Piton, con un'espressione di lieto trionfo, gli disse: -Non ti preoccupare per me, Mulciber...non ho intenzione di fare nulla quest'anno. Silente sospetta già di noi e non trovo saggio combinarne un'altra sotto il suo naso- -e allora cosa vorresti...?- tentò di domandare Mulciber, ma Severus lo interruppe. -Piantala! Non sono affari tuoi...cerca di frenare la lingua, piuttosto che rompere per il gusto di farlo- Questo fece comparire un'espressione di rabbia sulla faccia di Mulciber. Lily, ancora fuori dallo scompartimento a origliare, sospirò chiudendo gli occhi. Che cosa avrebbe fatto Severus? Uno scherzo di cattivo gusto come quello che fecero a suo tempo Mulciber e Avery a Mary? O peggio?...qualcosa le diceva che l'ultima opzione era la più plausibile, ma almeno i suoi amici a Hogwarts erano salvi. Stava aspettando che Mulciber ritornasse all'attacco chiedendo che cosa Piton avesse intenzione di fare, ma non poté fermarsi oltre, perchè da tre scompartimenti più avanti uscì fuori Avery intento a tornare da Severus e Mulciber. Fortunatamente quando uscì dallo scompartimento aveva ancora la testa voltata verso qualcuno all'interno,e sorrideva soddisfatto. Questo diede il tempo a Lily di alzarsi e di voltargli le spalle, non prima di notare dei residui di rossetto sul suo collo. Fece di corsa i corridoio che la separavano dal suo scompartimento, pensando che qualsiasi cosa avesse intenzione di fare Piton, lei lo dovesse fermare. E quasi dolorosamente riaffiorarono dentro di lei i ricordi di quando erano bambini, delle loro risa e dei loro discorsi sul mondo magico, sempre a complottare contro Petunia, sempre insieme, uniti da una salda amicizia, spezzata dall'esigenza del ragazzo di passare al Lato Oscuro...e lei non poteva fare a meno di domandarsi come un ragazzo del genere,come il suo fidato amico fosse finito a quel punto,quando il ricordo più remoto che aveva di lui era un bambino piccolo, indifeso e imbarazzato nella sua camicia troppo grande, che cercava di farsi coraggio per parlare con la piccola streghetta che viveva vicino a casa sua. E quando si precipitò all'interno dello scompartimento, ancora immersa nei suoi pensieri, gli ci vollero dieci secondo buoni per capire la scena che le si era presentata davanti. Ma allo scadere di quei secondi riacquistò la lucidità e cacciò un urlo di sorpresa. Insieme a Mary nello scompartimento c'erano i Malandrini, e il loro leader era seduto sul sedile occupato da lei fino a prima...con il petto nudo sulla quale si distinguevano delle goccioline di sudore.
Edited by orlandofigo93 - 11/7/2008, 21:11
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